Terzo video della serie dedicata a come migliorare il proprio groove!
Dopo il rock (molto semplice perché scandisce i quarti) e il funk (che scandisce il 2 e il 4), passiamo allo swing e quindi al tempo di riferimento di buona parte della musica jazz, per lo meno di quella più tradizionale.
Quindi guardati subito il video in cui questa volta suono il CONTRABBASSO (e pianoforte), concentrandoti sulla prima parte per le spiegazioni fondamentali su come gestire questo tempo.
Poi passa alla seconda parte, per avere un assaggio pratico di come si suona swing. Il brano che ho scelto è “What is this thing called love” di Cole Porter.
Buona visione!
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La scansione ritmica del pezzo
La figura 1 qui sotto ti mostra visivamente il modo di tenere il tempo col piede sul 2 e sul 4, tenendo appunto presente che ogni movimento è suddiviso in 3 (ovvero terzinato), come indicato sotto nella piccola figura tra parentesi prima del pentagramma.
Figura 1
Se studi musica da pochissimo tempo e non hai mai affrontato un brano jazz prima d’ora, sappi che non troverai scritto sul pentagramma questo andamento terzinato… eppure è così che dovrai suonarlo!
Riepilogando gli accenti nel tempo swing:
- In una battuta di 4/4, gli accenti vengono scanditi sul 2 e sul 4
- Ogni movimento è costituito da una base di note terzinate
Come praticare in fase di studio?
Come sempre (e come faccio fare a tutti gli studenti del Bassista Contemporaneo), allenati sempre a tenere il tempo col battito del piede quando studi.
E’ fondamentale per interiorizzare il tempo e per far percepire il giusto groove del brano che stai suonando. In questo caso devi appunto abituarti a marcare il 2 e il 4, con l’obiettivo di mantenere il più possibile costante questa pulsazione.
Al prossimo appuntamento!
tiziano
Il video, non c’è 😦
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Grazie della segnalazione, c’era ma poi è sparito, chissà perché… ora è a posto!
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